In questo articolo parleremo delle quattro fasi della de-escalation in Spagna approvate dal Governo.

Ogni fase avrà una durata minima di due settimane in ciascun territorio, sebbene il presidente non dia date specifiche. Il primo ministro, Pedro Sánchez, ha parlato martedì delle quattro fasi della de-escalation in Spagna in questa crisi di Coronavirus, in cui il paese si sposterà verso una “nuova normalità”, con diversi livelli di restrizioni per fermare la pandemia. Sánchez ha affermato che la riduzione sarà «graduale, asimmetrica e coordinata. L’unità di azione sarà la provincia o l’isola e non ci sarà mobilità fino al ripristino della normalità. Queste sono le quattro fasi della de-escalation in Spagna: 

Le quattro fasi della de-escalation in Spagna 

Fase 0, preparazione o transizione: È quello attuale, con l’apertura di stabilimenti su appuntamento per attenzione individuale, ristoranti di consegna cibo, ma non aperti al pubblico. La possibilità di allenamento sportivo individuale e l’uscita dei bambini un’ora al giorno.

Fase 1 o iniziale: Consentirà già l’apertura di negozi, non di grandi magazzini e strutture ricettive, con terrazze soggette a determinate restrizioni (30% della capacità). Sarà incluso un programma preferenziale per gli over 65. Nei settori agroalimentare, zootecnico e della pesca, si recupereranno le attività finora limitate. I luoghi di culto e la pratica sportiva sarà consentito nei centri ad alte prestazioni e allenamenti professionale. Le province che soddisfano i requisiti andranno a questa fase l’11 maggio.

Fase 2, intermedia: L’interno dei locali sarà aperto con un terzo della sua capacità. L’anno scolastico inizierà a settembre, con alcune eccezioni alla riapertura precoce dei centri educativi: per le attività di rafforzamento, per i minori che hanno entrambi i genitori che lavorano per la celebrazione de la “Evaluación del Bachillerato para el Acceso a la Universidad”. Teatri e cinema riapriranno con un terzo della capacità. Si potranno anche visitare monumenti, sale conferenze, mostre, con un terzo della loro capacità. Saranno ammessi spettacoli culturali con meno di 50 persone e all’aperto con meno di 400 persone, ma seduti.

Fase 3, avanzata: Nella migliore delle ipotesi, previsto per metà giugno. La mobilità sarà resa più flessibile e sarà consentita una capacità del 50% negli stabilimenti commerciali. Le condizioni di ristoranti e bar saranno attenuate ma con rigide misure di protezione. Il presidente ha affermato che tutti questi aspetti dovranno essere legiferati in modo più dettagliato.

Come ha spiegato il presidente, “ogni fase avrà una durata minima in ciascun territorio di due settimane, quindi a metà giugno saremo già in tutto il territorio in quella nuova normalità. Il 4 maggio, tutti i territori entreranno nella fase 0. L’11 maggio tutte le province che aderiscono al panel passeranno alla fase 1 e quindi il Ministero della Salute valuterà l’evoluzione in ciascuna provincia per continuare ad adottare le misure ».

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